Fondazione Palazzo Bondoni Pastorio


Palazzo Pastorio venne acquistato a metà Quattrocento da Bartolomeo Pastorio, capostipite della nobile casata, ed è celebre per aver ospitato Henry Dunant nel Giugno del 1859, il giorno che segue l’inizio la battaglia di Solferino e San Martino. Qui, vedendo la straordinaria opera di soccorso ai feriti da parte delle donne castiglionesi, nel giovane Dunant maturò il principio di uguaglianza e neutralità dei soccorritori, in seguito al quale scrisse il famoso libro “Souvenir de Solferino”, fondamentale per la nascita della Croce Rosa Internazionale (C.R.I.). Il Palazzo fu dimora dei Pastorio, famiglia al centro della vita politica, religiosa e culturale della città.

All’interno si può ammirare la “Sala dei Paesaggi”, caratterizzata da una volta a vele tardo rinascimentale e ornata, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, da una serie di vedute a monocromo. Nelle lunette, inserite in una struttura a pergola, scorci dei possedimenti dei Pastorio e del paesaggio dell’alto mantovano si mescolano a libere invenzioni ispirate a rovine romane ed espresse con gusto quasi romantico. Il locale è oggi spazio aperto all’arte e ospita mostre di grande rilievo. Gli ambienti d’epoca, arricchiti dagli arredi originali, e i lavori di artisti contemporanei si fondono in una proposta estetica assai innovativa. Già a metà Seicento si svolgevano spettacoli teatrali all’interno del grande “Salone Aureo”, cuore del Palazzo, che grazie alla sua straordinaria acustica costituisce cornice ideale per la musica da camera.




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