All’origine della Croce Rossa


Henri-Dunant

Nato a Ginevra l’8 maggio 1828, Jean Henry Dunant, divenne l’uomo che cambiò per sempre l’idea di aiuto umanitario.

Tutto nacque nei giorni più cruenti della Seconda Guerra d’Indipendenza, il 24 giugno 1859, quando circa 300 mila soldati si scontrarono nelle zone di San Martino e Solferino, lasciando alle spalle 40 mila feriti e innumerevoli morti e dispersi. Castiglione delle Stiviere divenne un immenso ospedale nel quale tutta la popolazione si prodigò per aiutare e curare le migliaia di feriti senza distinzione di nazionalità e senza distinguere tra alleati e nemici.

Dunant, ospite nel Palazzo della famiglia Bondoni Pastorio, testimone diretto della straordinaria opera di soccorso delle donne castiglionesi che si dedicarono alla cura dei feriti riconoscendoli come “tutti fratelli” senza guardare al colore delle loro uniformi, tornato in patria scrisse il libro “Un ricordo di Solferino”. Esso, sensibilizzando molti sovrani dell’epoca a condividere l’idea di dare vita a un’organizzazione internazionale di soccorso la cui sovranità sarebbe stata riconosciuta da tutti gli stati, diventerà la pietra miliare per la nascita della Croce Rossa Internazionale. Nel 1901 ad Henry Dunant verrà assegnato il Premio Nobel per la Pace.

Museo Croce Rossa

Il Museo Internazionale della Croce Rossa, che ha sede nel Palazzo Triulzi Longhi, e il Museo di Palazzo Bondoni Pastorio, che si trova a pochi passi dal Duomo, raccontano l’emozionante storia della nascita della Croce Rossa.

All’interno del Museo, lettighe, ambulanze d’epoca, attrezzature per il trasporto di feriti, strumenti di soccorso, documenti, fotografie e molto altro per ripercorrere, fino ai giorni nostri, la singolare nascita di una delle più grandi organizzazioni umanitarie internazionali.

Nel Museo di Palazzo Bondoni Pastorio è custodita una collezione di oggetti strettamente legati al fondatore della Croce Rossa, Henry Dunant, oltre che dipinti, arredi e libri antichi della famiglia dei Pastorio. Molte anche le testimonianze degli stili di vita dell’aristocrazia dell’Alto Mantovano che vanno dall’epoca tardo Rinascimentale all’Ottocento. (Per visitare il museo è necessaria la prenotazione)




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