Famedio


In via Garibaldi si trova un tempio a pianta ottagonale, oggi adibito a Famedio (tempio degli uomini illustri) in onore dei caduti di tutte le guerre. In origine la chiesa era dedicata alla Madonna del Rosario: fu infatti su richiesta della Compagnia del Santissimo Rosario che Ferdinando I Gonzaga ne ordinò la costruzione nel 1640. La chiesa venne sconsacrata alla fine del ‘700 e riconsacrata come Famedio nel 1922. Nello stesso anno fu demolito il campanile a cuspide, pericolante dopo il fulmine che lo colpì nel 1903, fu rifatta la copertura, e l’edificio fu innalzato di qualche metro con la sovrapposizione sul tetto di una edicola con la statua della Vittoria.

“La chiesa venne sconsacrata alla fine del ‘700 ed era divenuta un granaio. Alla morte dei suoi due figli, Avv. Gian Luigi e Ing. Gian Battista Lodrini, avvenuta in battaglia durante la Prima Guerra mondiale, il padre, Comm. Antonio si fece promotore di un Comitato di cui fu, di fatto, il principale finanziatore, per acquistare la Chiesa, restaurarla e donarla alla cittadinanza quale Famedio.

Di ciò viene dato conto in una lapide posta nell’abside della chiesa stessa.




Questo sito usa i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Proseguendo nella navigazione acconsenti al loro utilizzo. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi